Sismabonus

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sismabonus
Sismabonus

Il Sisma Bonus è un’agevolazione fiscale introdotta per incentivare gli interventi antisismici sugli edifici esistenti. Lo scopo del bonus antisismico è quello di migliorare la sicurezza sismica delle abitazioni italiane e di ridurre i rischi connessi con i terremoti. La proroga del Sismabonus prolunga la possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali fino al 2024 grazie alla Legge di Bilancio 2022. Inoltre, l’ecobonus Sismabonus consente di accedere a ulteriori agevolazioni fiscali se gli interventi antisismici vengono combinati con quelli di efficientamento energetico.

Valutiamo tramite questo articolo come il bonus antisismico può aiutarvi ad aumentare la sicurezza della propria casa; analizziamo come si richiede, quali sono gli interventi antisismici inclusi e quando scade il Sismabonus.

sismabonus come funziona
sismabonus come funziona

Cos’è il Sismabonus: come funziona

Il Sisma Bonus, consiste in una detrazione fiscale per gli interventi antisismici sugli edifici. L’ammontare della detrazione varia in base alla zona geografica in cui si trova l’edificio (in base al livello di rischio sismico) e al tipo di intervento effettuato. Vediamo come funziona il sismabonus!

Proroga Sismabonus

proroga sismabonus
Proroga sismabonus

Questa esenzione fiscale è stata concessa dal governo italiano a causa degli eventi sismici degli ultimi tempi e sarà prorogata anche durante gli anni 2022 e 2023, essendo in vigore fino al 2024 sulla base alla Legge finanziaria del 2022.

Lo scopo del Sisma Bonus è quello di stimolare gli investimenti per la ristrutturazione sismica degli edifici esistenti nella propria regione. Questi interventi devono esere effettuati nelle zone sismiche ad alta pericolosità, ovvero le zone 1 e 2, nella zona 3, mentre non sono attive detrazioni per gli interventi effettuati su edifici situati nella zona 4. Il SismaBonus è calcolato sulla base di 8 classi di rischio sismico definite dalla normativa: A+, A, B, C, D, E, F e G. Gli edifici che si trovano in classe G presentano il rischio sismico più elevato, mentre quelli in classe A+ hanno il rischio più basso.

massimale sismabonus
Massimale sismabonus

La detrazione è calcolata fino a un massimo di 96 mila euro per unità immobiliare e deve essere suddivisa in 5 quote annuali di pari importo. La detrazione del Sisma Bonus varia in base al miglioramento del rischio sismico dell’immobile:

  • del 50% se non si perde alcuna classe di rischio;
  • del 70% se si scende di una classe nel certificato dell’immobile;
  • del 80% se si scende di due classi di rischio;
  • del 75% se si effettuano lavori condominiali che riducono il rischio di una classe e migliorano l’efficienza energetica (Ecosismabonus);
  • del 85% se si effettuano lavori su parti condominiali che riducono il rischio di due classi e migliorano l’efficienza energetica.

Quali interventi sono compresi nel Sismabonus?

Incentivi sisma bonus
Incentivi sisma bonus

Comprendiamo quali sono gli interventi antisismici che possono dare diritto all’incentivo sismabonus. Il Sismabonus riguarda gli interventi su edifici esistenti volti a migliorare la sicurezza sismica attraverso il ripristino, il rinforzo o la sostituzione di elementi strutturali o di parti di essi non adeguati alla funzione che devono svolgere. Gli interventi non devono alterare significativamente il comportamento globale dell’edificio e devono aumentare la sicurezza almeno di una porzione dell’edificio. In questa categoria rientrano anche i lavori di ripristino o rinforzo dei collegamenti esistenti tra i singoli componenti della struttura o la realizzazione di nuovi collegamenti.

Gli interventi di questo tipo riguardano principalmente la riparazione, il ripristino e il miglioramento delle caratteristiche di resistenza e duttilità degli elementi o delle parti della struttura, al fine di aumentare la sicurezza sismica dell’edificio. Essi possono comprendere la riparazione o la sostituzione di elementi strutturali danneggiati, come ad esempio travi, architravi, coperture, impalcati o porzioni di impalcato, pilastri e pannelli murari, nonché la realizzazione di nuovi collegamenti tra i componenti della struttura. L’obiettivo principale di questi interventi è quello di mantenere o aumentare l’efficacia strutturale originaria dell’edificio, favorendo lo sviluppo di meccanismi duttili per aumentare la duttilità globale della struttura.

Bonus Antisismico – Interventi per le singole unità immobiliari

Intervento% DetrazioneLimite Spesa Ammissibile
adozione di misure antisismiche50%96.000 €
Interventi che consentano il passaggio a 1 classe di rischio sismico inferiore70%96.000 €
Interventi che consentano il passaggio a 2 classi di rischio inferiori80%96.000 €

Interventi su parti condominiali

Si possono ottenere maggiori detrazioni anche per le opere antisismiche eseguite sulle zone comuni delle strutture condominiali se, grazie alle loro prestazioni, si è raggiunta una diminuzione della pericolosità sismica.

Se l’adeguamento sismico e i miglioramenti dell’efficienza energetica vengono implementati su almeno il 25% della facciata della struttura, si possono ottenere ulteriori incentivi, come indicato nella tabella. In queste circostanze, la spesa massima da prendere in considerazione per calcolare la detrazione è pari a 136.000 euro; andrà poi moltiplicato per la quantità di componenti edilizie incluse nella struttura e ripartito in dieci pagamenti annuali.

Intervento% DetrazioneLimite Spesa Ammissibile
Interventi di adozione di misure antisismiche75%96.000 € (moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio condominiale)
Interventi che consentano il passaggio a 2 classi inferiori di rischio sismico85%96.000 € (moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio condominiale)
Interventi di EFFICIENZA ENERGETICA che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio e riduzione di 1 classe del RISCHIO SISMICO80%136.000 € (moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio condominiale)
Interventi di EFFICIENZA ENERGETICA che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dello stesso edificio e riduzione di 2 classi del RISCHIO SISMICO85%136.000 € (moltiplicare per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio condominiale)

Per capire come funziona il sismabonus rispondiamo a questa domanda: Quali sono i lavori che rientrano nel Sismabonus? Esaminiamo anche qui quali sono gli interventi antisismici per l’incentivo sismabonus.

Sismabonus come funziona
Sismabonus come funziona

Inteventi Locali: È consentito solo apportare aggiunte a uno o più componenti strutturali per aumentarne la durabilità e/o l’elasticità; la progettazione e l’esame della sicurezza si concentreranno solo sugli elementi influenzati, evidenziandone le carenze e confermando che non alterano la risposta della struttura nel suo complesso o riducono i livelli di sicurezza esistenti. Queste modifiche non devono essere sottoposte ad un collaudo statico.

Interventi di miglioramento: Gli interventi volti a migliorare le prestazioni sismiche sono mirati ad aumentare la stabilità strutturale di almeno il 10% rispetto alla forza sismica a cui la struttura è esposta; la progettazione, l’analisi di sicurezza e la relazione di calcolo avranno effetto sull’intero edificio, compresi gli elementi in elevazione e le basi. Esaminando la tabella di classificazione del rischio sismico IS-V, si può rimarcare che un miglioramento del 10% non è necessariamente sufficiente per salire di una classe nel programma SISMA BONUS per i progetti di ristrutturazione sismica.

Interventi di adeguamento: I miglioramenti sismici sono progettati per aumentare la sicurezza strutturale e raggiungere standard di sicurezza paragonabili a quelli di un edificio di nuova costruzione. La regolazione è necessaria nelle seguenti situazioni: sopraelevazione, ampliamento, cambi di destinazione d’uso che comportino incremento dei carichi verticali gravanti in fondazione superiore al 10% di quelli originariamente previsti, o per cambio di classe d’uso (opzione valida solo per edifici scolastici) dalla seconda alla terza o per tutti gli altri da terza alla quarta.

Quali sono gli edifici interessati

ecobonus sismabonus
Ecobonus sismabonus

Secondo l’agenzia delle entrate, gli interventi di riduzione del rischio sismico devono essere finalizzati a migliorare la classe di rischio sismico dell’edificio secondo la normativa vigente. Gli edifici che possono beneficiare del Sismabonus sono quelli adibiti ad abitazione, ad uso produttivo, ad uso commerciale, turistico e alberghiero, e quelli adibiti ad attività culturali, ricettive e di cura. Gli interventi di adeguamento sismico possono riguardare sia edifici singoli che condominiali.

Il Sismabonus si applica agli edifici esistenti e prevede l’effettuazione di lavori di adeguamento antisismico che portino ad una riduzione del rischio sismico dell’immobile. Tuttavia, per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione, non vi è la possibilità di accedere al bonus in quanto essi sono già stati costruiti conformemente alle norme antisismiche vigenti al momento della loro costruzione. Ciò non significa che gli edifici di nuova costruzione non debbano essere costruiti in modo sicuro e resistente alle scosse sismiche, ma semplicemente che non è previsto un incentivo specifico per questo tipo di edifici.

Quali sono le zone di pericolosità sismica in Italia?

In Italia sono presenti quattro zone di pericolosità sismica, determinate dalla classificazione sismica del territorio. Ognuna di queste zone è caratterizzata da un diverso livello di rischio sismico e da un valore dell’azione sismica da tenere in considerazione durante la progettazione degli edifici. Le zone sono:

  • Zona 1: la zona più a rischio, con probabilità di terremoto elevata;
  • Zona 2: zona dove i forti terremoti sono possibili;
  • Zona 3: zona con probabilità di forti terremoti inferiore rispetto alle zone 1 e 2;
  • Zona 4: zona con rischio sismico molto basso.

Inoltre è importante stabilire quanto è a rischio uno specifico comune, dipendo da diversi specifici parametri. Per determinare il grado di pericolosità sismica del territorio, vengono presi in considerazione diversi fattori tra cui le caratteristiche geologiche del territorio, il rischio sismico, idrogeologico e vulcanico, lo stato degli edifici esistenti, la presenza di beni culturali e gli indicatori demografici del contesto. Questi fattori vengono valutati e analizzati per determinare il livello di rischio sismico e la necessità di interventi di messa in sicurezza degli edifici.

Chiarimenti sul Super Sismabonus 110%: Quando il sismabonus diventa 110?

Il Superbonus 110% include anche il Sismabonus ordinario (alcuni hanno coniato il termine bonus antisismico 110) e, se vengono rispettate le condizioni previste, è obbligatorio applicare l’aliquota del 110% e non è possibile scegliere di applicare le aliquote del Sismabonus ordinario. Tuttavia, le aliquote del 50-70-75-80-85% sono ancora valide dopo il 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2024.

Quindi, se non si soddisfano i criteri del bonus antisismico, si possono utilizzare le aliquote del Sismabonus ordinario. Inoltre, con il Decreto Rilancio 2020 è stata introdotta la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura anche per Sismabonus 110, così come per gli altri interventi agevolabili come l’Ecobonus 65%, il Bonus Ristrutturazione 50% e il Superbonus 110%.

Come posso usufruire delle detrazioni di imposta per gli interventi antisismici?

Come viene rimborsato il Sismabonus? I beneficiari dell’incentivo sismabonus possono scegliere di utilizzare la detrazione fiscale per le spese sostenute per gli interventi anti-sismici, oppure optare per altre modalità di utilizzo del beneficio. Una di queste opzioni è la possibilità di ottenere uno sconto in fattura dal fornitore degli interventi, che può successivamente recuperare il credito d’imposta e cederlo ad altri soggetti, come istituti di credito o intermediari. In alternativa, è possibile trasformare l’importo del beneficio in un credito d’imposta utilizzabile in seguito, con la possibilità di cederlo ad altri soggetti.

Sismabonus: quali sono le spese detraibili?

La certificazione sismica degli edifici è un passo importante per garantire la sicurezza degli abitanti e per poter accedere alle detrazioni fiscali previste dal Sismabonus. Tra i costi ammissibili per il bonus antisismico ci sono gli onorari dei professionisti per la classificazione e verifica sismica degli immobili, le prestazioni di servizi, la fornitura dei beni nell’ambito del contratto di appalto e i diritti di segreteria, bolli e oneri di urbanizzazione. Per beneficiare delle detrazioni, è necessario pagare tramite un bonifico bancario parlante che riporti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario e il numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto del bonifico.

Sismabonus chi ne ha diritto?

I soggetti che possono beneficiare delle detrazioni del Sismabonus includono proprietari, titolari di un diritto reale di godimento come l’usufrutto o l’uso, locatari, soci di cooperative, imprenditori individuali per immobili adibiti a scopi produttivi, società semplici, familiari conviventi, coniugi separati assegnatari dell’immobile, componenti di unioni civili e conviventi more uxorio.

Sismabonus nuove costruzioni

sismabonus nuove costruzioni
Sismabonus nuove costruzioni

Il sismabonus acquisto è un’agevolazione fiscale per coloro che decidono di acquistare un edificio nuovo costruito al posto di vecchie costruzioni in zone a rischio sismico. L’impresa di costruzione che effettua i lavori deve demolire il vecchio immobile e costruire un nuovo edificio antisismico, che deve essere venduto entro 18 mesi dalla fine dei lavori. Solo in questo modo è possibile usufruire della detrazione fiscale sul prezzo di vendita, fino a un massimo di 96.000 euro divisi in 5 quote annuali di pari importo.

Il sismabonus acquisto è un’agevolazione fiscale rivolta a chi intende acquistare una nuova costruzione antisismica in sostituzione di vecchi immobili non sicuri. La detrazione può arrivare fino all’85% del prezzo di acquisto e il tetto massimo è di 96.000 euro. Per poterne usufruire, i lavori devono far passare l’immobile ad una o due classi di rischio inferiore.

Con il decreto Rilancio è stato introdotto il Super Sismabonus al 110%, ma questa agevolazione non è stata rinnovata e terminerà il 30 Giugno 2022. Dopo questa data, sarà ancora possibile usufruire del Sismabonus acquisto con le aliquote ordinarie del 75% e dell’85%, in base al miglioramento antisismico ottenuto.

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