Bonus Mobili ed elettrodomestici: come ottenere detrazioni e sconti

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bonus mobili
Bonus Mobili ed elettrodomestici: come ottenere detrazioni e sconti

Il bonus mobili prevede una detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici da destinare ad un immobile che è stato oggetto di ristrutturazione o manutenzione ordinaria. Tuttavia, esiste una distinzione tra bonus mobili con ristrutturazione e bonus mobili senza ristrutturazione. Nel primo caso, la detrazione è legata alla ristrutturazione dell’immobile, mentre nel secondo caso la detrazione è disponibile anche per la sola manutenzione ordinaria dell’immobile. È importante precisare che il bonus mobili richiede la detenzione della certificazione energetica dell’immobile oggetto di intervento. Inoltre, il bonus mobili è disponibile solo per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che rispondono a determinati requisiti di efficienza energetica.

Bonus mobili agenzia entrate
Bonus mobili agenzia entrate

Il bonus mobili è stato istituito per incentivare l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica, e per dare un impulso al settore della mobilia. Introdotto con il Decreto Legge del 2013, è stato successivamente prorogato e modificato dalla Legge di Bilancio 2021, e recentemente esteso fino al 2024 con la Legge di Bilancio 2022. Tuttavia, il tetto massimo di spesa ammessa per ottenere la detrazione fiscale è stato ridotto da 10.000 a 8.000 euro, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023.

Come ottenere il Bonus mobili ed elettrodomestici?

Bonus mobili come funziona
Bonus mobili come funziona

Il bonus mobili è legato a progetti di ristrutturazione e modifiche, tuttavia può essere ottenuto anche senza una grande ristrutturazione, ma con modifiche specifiche che possono anche essere di lieve entità. Inoltre, è possibile detrarre anche le spese di trasporto e le eventuali spese di montaggio dei mobili.

Non sono necessari interventi di ristrutturazione su larga scala per poter beneficiare del bonus, ma alcuni progetti individuali possono beneficiare di una detrazione del 50%. Parliamo di diverse tipologie di interventi che variano sulla base dell’edificio in questione.

Chi può beneficiare del Bonus Mobili?

Chi ha diritto al bonus mobili? Il bonus mobili spetta non solo ai proprietari di immobili oggetto di ristrutturazione, ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento sugli stessi. Questi includono nudi proprietari, usufruttuari, titolari di diritti di uso, abitazione o superficie che sostengono le spese per gli interventi ammessi al bonus. L’unico requisito è che i contribuenti siano residenti in Italia.

Altri Beneficiari

Possono beneficiare del bonus mobili anche i locatari o comodatari, i soci di cooperative divise e indivise, gli imprenditori individuali e i soggetti che producono redditi in forma associata, come i soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, nonché i soci di imprese familiari. Tuttavia, è importante verificare le condizioni specifiche previste per ciascuna categoria di contribuenti e per ogni caso in particolare.

In caso che le spese vengano sostenute direttamente e il soggetto è inoltre intestatario di bonifici e fatture, possono fruire del bonus anche:

  • coniuge separato (assegnatario dell’immobile intestato all’ex coniuge)
  • familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, come il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile in oggetto e non titolare di un contratto di comodato, in relazione alle spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016
  • componente dell’unione civile (si noti che la Legge n. 76 del 20 maggio 2016 garantisce la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equiparando il vincolo giuridico derivante dal matrimonio a quello prodotto dalle unioni civili).

Quali sono gli interventi edilizi necessari per beneficiare del bonus mobili?

Com’è specificato nelle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, il bonus mobili può essere richiesto per alcuni lavori svolti in appartamenti singoli o parti di edifici condominiali:

  • Manutenzione straordinaria:
    • installazione di ascensori o scale aggiuntive di sicurezza
    • servizi igienici
    • recinzioni e cancelli
    • scale interne
    • sostituzione degli infissi esterni
    • sostituzione della caldaia (vengono inclusi anche interventi atti a migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione anche a livello, come installazione di stufe a pellet o di impianti di climatizzazione a pompa di calore);
  • Ristrutturazione edilizia:
    • modifiche a facciate
    • mansarde e balco
    • nuove finestre;
  • Restauro:
    • trattasi di lavori applicati sugli edifici per la valorizzazione dell’aspetto storico o artistico;
  • Manutenzione ordinaria su parti condominiali:
    • tinteggiature alle pareti
    • sostituzione dei pavimenti
    • sostituzione degli infissi
    • riparazione del tetto, cancelli o grondaie.

Invece, nel caso in cui si decida di aggiungere posti auto o strutture simili, non si ha diritto al bonus mobili. Per riassumere, il bonus mobili può essere richiesto anche senza l’effettuazione di lavori di ristrutturazione importanti, ad esempio tramite la sostituzione della caldaia.

Esempi di interventi per ottenere il bonus

Manutenzione straordinaria:

  • Installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • Realizzazione dei servizi igienici
  • Sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • Rifacimento di scale e rampe
  • Realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
  • Costruzione di scale interne
  • Sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare

Manutenzione straordinaria:

Ecco l’elenco degli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia che possono dare diritto al bonus mobili:

  • Installazione di stufe a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
  • Installazione o integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore
  • Sostituzione della caldaia con una più efficiente e a basse emissioni

Ristrutturazione edilizia

  • Modifica della facciata
  • Realizzazione di una mansarda o di un balcone
  • Trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
  • Apertura di nuove porte e finestre
  • Costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti

Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus:

  • Interventi finalizzati alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi
  • Costruzione di posti auto o box pertinenziali

Condomini

Vista che la detrazione spetta anche quando i beni acquistati servono ad arredare un ambiente diverso rispetto a quello in oggetto di ristrutturazione, anche i condomini posso usufruirne: ogni condomino, se sono previsti interventi su parti comuni del condominio, può usufruire delle detrazioni per acquistare gli arredi delle parti comuni condominiali.

Bonus mobili: per quali acquisti si può usufruire?

bonus mobili elettrodomestici
Bonus mobili elettrodomestici

Nella detrazione del bonus posso rientrare gli acquisti certificati opportunamente, fatti sia in Italia che all’estero, per:

  • Credenze
  • Divani
  • Letti
  • Armadi
  • Apparecchi d’illuminazione
  • Cassettiere
  • Librerie
  • Materassi
  • Poltrone
  • Sedie
  • Scrivanie
  • Tavoli
  • Elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A per i forni
  • Elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie
  • Elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla classe F per i frigoriferi e i congelatori
  • Apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, come ad esempio stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici e apparecchi per il condizionamento.
  • Tutti questi acquisti devono essere finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto degli interventi agevolati

Vengono esclusi gli acquisti di pavimentazioni, porte, tende e tendaggi e altri complementi di arredo.

Quali sono i requisiti richiesti?

L’agevolazione del bonus mobili è collegata all’effettuazione di una ristrutturazione edilizia, che può riguardare sia singole unità immobiliari residenziali sia parti comuni di edifici residenziali.

È possibile usufruire della detrazione anche se i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso all’interno dello stesso immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. Nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali, i condòmini hanno diritto alla detrazione solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti, ciascuno per la propria quota. Non è possibile usufruire del Bonus se gli arredi sono destinati all’arredo della propria abitazione.

Inoltre la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si acquistano i beni immobili.

È necessario comunicare all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici ammessi al Bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici). Tuttavia, la mancata o tardiva comunicazione non comporta la perdita del diritto alla detrazione fiscale.

La Comunicazione ENEA

Come detto, chi vuole usufruire del bonus mobili deve comunicare all’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie energia sviluppo economico sostenibile (ENEA) gli acquisti per alcuni degli elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus. Per effettuare la comunicazione degli acquisti agevolati, occorre accedere all’area personale del portale dell’ENEA e compilare il modulo presente nella sezione apposita. La comunicazione deve essere effettuata entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria o interventi per il risparmio energetico. È possibile trovare ulteriori informazioni in questa pagina del sito ENEA.

Importo massimo del Bonus Mobili

Nel 2023, la detrazione fiscale del 50% per i lavori di ristrutturazione sarà calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, anziché 10.000 euro come nel 2022. Il massimo sconto fiscale sarà quindi di 3.500 euro (il 50% di 8.000 euro). Inoltre, la detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali uguali tra gli aventi diritto.

Il beneficio fiscale del bonus ristrutturazioni riguarda specificamente l’unità immobiliare interessata dai lavori di ristrutturazione, inclusi gli spazi esterni e accessori, o le parti comuni dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Di conseguenza, se il contribuente effettua lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, potrà beneficiare del bonus più volte.

Non utilizzando la detrazione del tutto o in parte, non è possibile trasferirla né in caso di decesso del contribuente e nppure in caso di cessione dell’immobile in oggetto.

Inizio dei lavori: quali sono le condizioni

La regola generale per usufruire della detrazione del 50% prevede che i lavori di recupero del patrimonio edilizio siano stati avviati dal 1° gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici o che siano stati continuati nell’anno in corso.

Ecco alcuni esempi (riformulare tabellare)

Anno di riferimento acquistiNote
acquisti effettuati nel 2021lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2020 – plafond di spesa massimo € 10.000,00
acquisti effettuati nel 2022lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2021 – spesa massima detraibile di € 10.000,00
acquisti effettuati nel 2023lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2022 – spesa massima detraibile di € 8.000,00
acquisti effettuati nel 2024lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2023 – spesa massima detraibile di € 8.000,00
NOTA: per lavori iniziati nel 2019 la detrazione non spetta

In caso gli interventi di recupero edilizio siano stati effettuati nell’anno precedente all’acquisto dei mobili ed elettrodomestici, o iniziati nell’anno precedente e proseguiti nell’anno dell’acquisto, il limite massimo di spesa per la detrazione al 50% deve essere calcolato al netto delle spese già detratte nell’anno precedente.

Accertare la data d’inizio dei lavori

La data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si sono acquistati i beni. Le spese per l’arredo dell’immobile non devono necessariamente essere sostenute dopo quelle per la ristrutturazione dell’immobile.

La regola generale per la fruizione della detrazione al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni o proseguiti nell’anno in corso. Tuttavia, se l’acquisto dei beni è destinato a un immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, la data di “inizio lavori” si intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, ad esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’ASL, se obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Alcuni elettrodomestici, quali fornelli, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici, rientrano tra i beni su cui è possibile usufruire del bonus, ma è necessario comunicare l’acquisto all’ENEA

Gli interventi che non danno diritto al bonus mobili

Secondo la guida dell’Agenzia delle Entrate, non danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici le seguenti spese:

  • acquisto di mobili ed elettrodomestici per immobili diversi da quelli oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio;
  • acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad attività commerciali o professionali;
  • acquisto di mobili ed elettrodomestici che non costituiscono necessario corredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio (ad esempio, acquisto di arredi di pregio o complementi d’arredo);
  • spese per la manodopera relativa all’installazione dei mobili ed elettrodomestici;
  • acquisto di beni usati o di provenienza estera non in regola con le norme comunitarie.

Bonus mobili senza ristrutturazione: è possibile?

Bonus mobili 2022 senza ristrutturazione
Bonus mobili 2022 senza ristrutturazione

Non è necessario effettuare una ristrutturazione completa per usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici al 50%, ma è possibile accedere all’agevolazione anche attraverso interventi specifici su determinati tipi di immobili.

Nel caso di appartamenti singoli o parti di edifici condominiali, è possibile usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici svolgendo diverse tipologie di lavori, come specificato dalle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Effettuare correttamente i pagamenti

Per beneficiare del Bonus mobili ed elettrodomestici è necessario effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non sono consentiti i pagamenti con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. La detrazione fiscale è ammessa anche per acquisti effettuati con finanziamenti a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

Modalità medesime dovranno essere osservate per il pagamento di spese di trasporto e montaggio dei mobili.

I documenti da conservare

Esattamente, per usufruire del bonus mobili ed elettrodomestici è necessario conservare i seguenti documenti:

  • la ricevuta del bonifico
  • la ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fatture di acquisto dei beni riportanti la natura
  • la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Sanzioni per accesso indebito alle agevolazioni

Consigliamo di conservare con cura tutta la documentazione relativa ai lavori e alle spese effettuate, compresi gli acquisti di mobili e di elettrodomestici, in quanto i controlli dell’Agenzia delle Entrate possono essere effettuati fino a 5 anni dopo l’esecuzione dei lavori.

Per richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici è necessario effettuare il pagamento tramite metodi tracciabili come bonifici o carte di credito/debito e conservare la documentazione dei lavori e delle spese sostenute. Inoltre, è importante comunicare all’ENEA i lavori svolti. L’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli successivamente e sanzionare in caso di accesso errato al bonus. Le sanzioni dipendono dal tipo di errore commesso.

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Gazzetta UfficialeDecreto Legge 4 giugno 2013, n. 63DL 63 4/6/23

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